El primer libro que publicaré será:

sábado, abril 13, 2013

Saludos desde el Mágico Jardín Botánico de Medellín!



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domingo, abril 07, 2013

SPERANZA DI VITA IN UN CONTESTO DI MORTE

Egli cercava dare un senso alla sua vita. Egli indagava come un detective fino alla più minima traccia che lo potesse condurre verso il fine stesso della sua esistenza. Magari potesse persuadere molti che il mondo era molto più che la nausea ed il caos che imperava nella mente della maggioranza. Assorto stava nelle sue elucubrazioni mentali, mentre i suoi colleghi greci dell'isola di Lesbos ridevano a crepapelle godendosi il giorno di sospensione dal lavoro di una di esse. 
- Alex! ci è mancata la cosa più importante da comprare. Per favore provvedi per la cipolla. Prestami 500 pesos, io ti do questi - disse Gabriella mentre mostrava una brillante e rilucente moneta -. 
- Chiaro, Gabriella. Non c'è problema. Io te le regalo. Bene, le compro per tutti. Che sia la mia parte per la colazione ed il pranzo. 
Camminò con fretta ed anche con interesse di conoscere in profondità che servizi potesse utilizzare un giorno in questo nuovo vicinato. Si rese conto della realtà imperante. Egli voleva cercare motivi per vivere, ma la morte lo impressionava. Esagerando un po', uno quasi quasi poteva dire che c'erano più morti che vivi per strada, perché ad ogni lato che guardava c'era un'impresa di pompe funebri differente, ognuna più sacra e diafana della precedente, con carri blindati, finestre care e lussuose, marmo ovunque, camere di veglia e tecnologia. Qualcosa sì aveva chiaro: non avrebbe utilizzato quei servizi per molto tempo, andava appena per la quarta parte della vita media. 
Un rintocco forte e costante ruppe la sua confusione mentale, benché attorno c'era un intenso movimento di persone che non cessavano di produrre rumore. "Tra cielo e terra non c'è niente nuovo", l'autore dell'Ecclesiaste era nel giusto, la sua impressione era la stessa di Alex nel vocio del centro della città di Medellin. 
Attraversò varie strade mentre pensava tante cose. La mente è inarrestabile. Ci colpiscono ogni giorno 65000 pensieri. Un autobus di Bello quasi lo manda all'impresa di pompe funebri, ma in una città grande questo non è raro. Ogni giorno uno si trova molte volte di fronte  alla morte. Rimettendosi dal getto di adrenalina attraversò il parco dove c'erano barboni, mendicanti, conducenti d'autobus, venditori, studenti e perfino giocatori di poker. Ricordò il suo amico Socrate che una volta gli disse: La cosa buona dell'intelligenza è che è portatile; vedendo i giocatori di carte che si ingegnavano a divertirsi e guadagnare denaro contando con grani di fagiolo. Nonostante, quello non era per lui. Sicuramente morirebbe senza imparare a giocare a carte, e quello lo attraeva senza attenzione. 
Arrivando alla frutteria, come gli insegnarono a chiamare i negozi di frutta e verdure nella sua infanzia, vide tre donne trascurate ed in apparenza grossolane che servivano. Aveva dimenticato la sua infanzia, la sua mente prendeva già altre rotte. Quanto aveva cambiato negli ultimi anni. Tre giorni fa aveva letto accanitamente un scambio di lettere con Socrate ed il suo amico L'Ingegnere, e non credeva che un giorno egli sarebbe stato tanto differente. 
- Buon giorno, per favore mi vende un sacchetto di cipolle - Che cosa hanno di buono?, gli sembrò leggere il viso alla donna grassoccia, con viso di cipolla ed agli. Ella gli mostrò la cipolla e gli chiese che scegliesse, per potere continuare la piacevole chiacchierata con le sue colleghe. 
- Quando giungemmo dove avevano coperto già il barbone, non potemmo vederlo. Disse una donna sovrappeso con voce di stanchezza e noia. 
- Lo violarono perfino alle spalle. Non gli rimase niente senza ferite. Rispose la più bionda delle tre. 
- Quello non è niente. Io almeno vidi quello che l'autobus aveva investito. Non gli era rimasto niente di sano. Mi diede perfino voglia di vomitare appena arrivai, disse la grassa, mettendosi una sigaretta nella bocca. 
Con quei commenti Alex attonito non voleva ormai neanche mangiare, per che motivo farlo… 
Le donne seguivano la loro vivace chiacchierata, a tal punto che inoltrandosi nel futuro uno poteva immaginarsele come teschi fumatori. Il metro passava pieno di futuri morti, perfino le verdure perdevano la loro vita e prendevano un putrefatto colore. 
Alex scelse le cipolle più grosse e pulite senza terra che trovò, pagò i 1000 pesos e si propose intraprendere il ritorno. 
- Sempre per servirlo. Disse la bionda pettoruta, tirando fuori una forma di umanità, o di ipocrisia nelle relazioni umane. Perché l'unica cosa che le interessava era portar qualcosa da mangiare ai suoi figli, mantenere la sua casa, senza dare importanza al lavoro da svolgere. 
Alex si rinchiuse in sé. Per lo meno in quel posto senza spazio i suoi pensieri avevano senso. Qualcosa poteva fare per cambiare il suo ambiente. Incominciò la sua strada, lasciando alle sue spalle un mondo pieno di piccolezze, di impressioni, di impulsi barbari e di futuri morti. Egli  aveva ancora molto da vivere.


Mil gracias a mi amigo de Bríndisi-Italia: Rosario Vasta, por la traducción.

El autor

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